solitudine

Sono già passati tre mesi dal giorno in cui sono partita con un volo di sola andata per l’Australia. Non mi sembra vero, è passato tutto troppo in fretta. In questo periodo sono successe talmente tante cose che mi sembra di aver vissuto 4 anni della mia vita. Ammetto, che questo terzo mese è stato il più difficile, soprattutto a livello mentale. La solitudine è stata il cardine di questo mese e mi ha messa alla prova. Stare da soli con i propri pensieri è una cosa che non consideri più di tanto quando stai per affrontare un grande viaggio, ma prima o poi con la solitudine ci devi convivere. Ho notato che qui alcune delle persone che stanno facendo la mia stessa esperienza, pur di non stare sole si riempiono di persone, rumore, caos, feste, alcol e anche droghe. Stare da soli con i propri pensieri fa più paura di tutto questo. Bisogna imparare a gestire la propria mente, bisogna stare nel vuoto e nel silenzio, imparare a conoscersi davvero. Però, se ti concedi il tempo di apprezzare le giornate da solo, la solitudine diventa un modo per crescere. Impari a bastarti, ad amare la tua routine quotidiana, a volerti bene e saperti curare.

Quando sei da solo dall’altra parte del mondo hai due scelte: scavare dentro te stesso e accettare i momenti di sconforto, oppure ignorare le tue sofferenze e riempire il vuoto con mille distrazioni. Io ho deciso di stare nel silenzio, imparare a conviverci senza soffrire e vedere il lato positivo. Mi sono avvicinata alla meditazione, allo yoga e alla corsa, che mi permettono di stare con me stessa, respirare, sentirmi bene e placare la scimmia impazzita. Pian piano sono riuscita a trovare delle alternative nei momenti in cui avrei voluto ricevere un abbraccio di conforto o sfogarmi con qualcuno a me caro. Ho imparato che bisogna accettare i momenti no e scaturirne un insegnamento. Tutto questo fa parte dell’esperienza.

Sono convinta che nonostante a volte abbia voluto arrendermi e tornare a casa, nella mia comfort zone, questo viaggio mi stia aiutando tanto a scavare dentro me stessa, le mie passioni e i miei bisogni. Consiglio a chiunque, almeno una volta nella vita, anche solo per un mese, di prendere uno zaino e partire per un viaggio in solitaria. Basta davvero un viaggio da soli per crescere, conoscersi davvero, superare i propri limiti e capire cosa si vuole nella vita. Dopo questo mese molto intenso, sto capendo che la solitudine non è per forza mia nemica, può essere uno strumento di crescita che porterò sempre con me, essa può essere sintomo di una grande libertà che ti permette di andare ovunque senza paura.

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