ma come si medita?
uno dei motivi per cui mi sono iscritta al corso di yoga a Bali, è stato quello di imparare a meditare. Da due anni a questa parte pratico yoga, ma la meditazione per me non è mai stata una pratica costante. La prima cosa che pensavo appena avevo voglia di meditare era il tempo, non avevo mai tempo per farlo. La seconda cosa era come. Avevo ascoltato tanti podcast e letto interviste in cui venivano elencati i benefici della meditazione, avevo anche provato meditazioni guidate ma poi quando si trattava di farlo da sola andavo in crisi. Avevo l’aspettativa che stando seduti a occhi chiusi bisognasse sentire qualcosa in particolare, raggiungere uno stato superiore oppure vedere immediatamente i benefici, eppure io provavo solo fastidio, perché il tempo sembrava non passare mai. Così ero curiosa di sapere se esistesse un metodo specifico per meditare.
Durante le 3 settimane di formazione nella scuola, era prevista un’ora di meditazione al giorno. Ogni sera l’insegnante ci proponeva delle tecniche di meditazione diverse: colorare un mandala, ballare a occhi chiusi, body scan, recitare dei mantra e così via. Un giorno ci fece fare 20 minuti di silenzio, l’obiettivo era quello di stare il più concentrati possibile sul nostro respiro, cercando di riconoscere i nostri pensieri senza giudicarli. Quella fu la pratica più difficile per me: stare seduta con i miei pensieri, cercando di placare la scimmia impazzita e concentrarmi sul respiro. Il tempo sembrava non passare mai eppure appena finii capii: questa è meditazione, non c’è un come, non esiste nessun metodo, bisogna semplicemente stare; stare seduti, osservare i nostri pensieri, che arrivano inevitabilmente, ma concederci di stare almeno 10 minuti della nostra giornata da soli, con noi stessi e il nostro respiro. Nella meditazione non si deve fare nulla, e questa è la vera difficoltà, soprattutto al giorno d’oggi in cui per la nostra società non fare niente è diventato quasi impossibile, non abbiamo più la concezione del tempo che scorre e di noi stessi perché siamo sempre circondati da stimoli di ogni tipo. Bisogna pian piano allenare la mente a rallentare. Quindi ora non mi chiedo più come iniziare, semplicemente mi ritaglio quei 10/20 minuti della giornata in cui mi siedo, chiudo gli occhi e respiro.
Il mio insegnate di filosofia a Bali diceva sempre che se non abbiamo almeno un’ora al giorno per noi stessi vuol dire che non ci vogliamo bene abbastanza. Così come dedichiamo del tempo ai nostri amici o più di un’ora davanti al telefono, possiamo benissimo trovare un’ora per meditare o fare yoga. Meditare è un atto di amore verso di noi, ci insegna a conoscerci di più, a capire come stiamo e magari anche a superare certi momenti difficili.
Dopo la meditazione non devi sentire nulla, ma pian piano vedrai che sarai più presente durante la giornata, più consapevole di ciò che ti circonda e più in sintonia con te stesso.
Se oggi mi chiedessero perché è importante meditare, oltre a elencare tutti i benefici a livello mentale come il miglioramento del sonno, maggior consapevolezza o aumento del controllo emotivo, direi che meditare è uno dei più grandi gesti che possiamo fare verso noi stessi per volerci bene🫂. Meditare è una terapia gratuita al giorno d’oggi.
A chi invece non sapesse da dove iniziare consiglio semplicemente di sedersi in una posizione comoda (che sia sdraiati o seduti), mettere un timer di 10/20 minuti, chiudere gli occhi e semplicemente stare, accettare ogni sensazione, accettarsi come individui, e connettersi al respiro, lasciando andare ogni preoccupazione, ansia, malessere. Per quei 10 minuti siete solo voi e il vostro respiro. I pensieri vanno e vengono, osservateli come nuvole passeggere☁️ e poi ritornate pian piano al presente.
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